Diocesi di Brindisi – Ostuni

“Cantate inni al Signore con l’arpa, con l’arpa e con suono melodioso; acclamate davanti al re, il Signore”.(Sal.97,5-6)-Discorso celebrativo curato da don Giovanni Apollinare-

 

SIAMO GIUNTI, DOPO DUE ANNI, A CONCLUSIONE

Quest’ora che stiamo vivendo è una data storica. Dopo due anni, tra momenti di
ripensamento, scoraggiamento e decisa volontà di proseguire, siamo giunti a conclusione
dei lavori di consolidamento e di ripristino del suono delle campane con la straordinaria
manutenzione, sostituzione dei martelli elettrici, nuovo quadro di programmazione. ”Deo
gratias! Rendiamo grazie a Dio”!
Il campanile è il segno che orienta e la voce che chiama. Per sessant’anni è stato la voce
per la preghiera, il richiamo umano alle tappe della vita e ha segnato, con lo scorrere delle
ore, il tempo. A 60 anni si era reso necessario ridare forza e vitalità alla struttura del
campanile, affinché potesse ancora essere segno e voce. In una società frastornata,
consumistica, può ancora il campanile essere segno? Era giusto e necessario spendere
questa somma? Possiamo tra miriadi di segni e di voci riconoscere ancora valori e gesti
della cultura umana e della spiritualità dei nostri antenati ? Oggi con forza dico SI ! Non si
poteva spegnere la voce, né si poteva smontare il segno voluto come corpo unico del
progetto della Chiesa, e pur distratti dalla confusione siamo ancora capaci di cogliere
riferimenti e godere dei segni che i nostri antenati hanno costruito. All’inizio, questa chiesa
era in periferia della città, oggi è divenuta cuore e arca di Ostuni tra la città nuova e l’antico
centro urbano. Stretto dalle case degli uomini, il campanile è indice puntato in alto per
indicare l’oltre del tempo. E’ richiamo spirituale non solo per i cristiani, ma anche il segno
di pace e di armonia per il territorio. Questa serata è stata tenacemente voluta e attesa
come recupero della memoria, affinché i sacrifici di ieri li possiamo sentire e respirare oggi
e rimanerne coinvolti. Eccoci dopo due anni la consegna del campanile, ripristinato,
fortificato e splendente. Il campanile dei SS. Medici sin dall’inizio è dedicato alla memoria
dei concittadini deceduti nella seconda guerra mondiale a monito per le generazioni a non
avere mai più le guerre fratricide tra i popoli. Questa voce e questo segno, richiamano e
uniscono gli uomini ad essere operai della pace.
Esprimo la gratitudine a Dio per ciò che gli antenati hanno posto nelle nostre mani ed è
giusto custodire la memoria delle opere che hanno realizzato, e noi siamo chiamati a
tutelare quanto con sudore è stato costruito dal popolo ostunese e in particolare dal cuore
e dai sacrifici della venerata e d’indimenticabile memoria di mons. Andrea Melpignano.
Per la riconsegna dei lavori fatti, questa sera ringrazio:
– I tecnici dello studio e del recupero: l’Architetto Ilaria PECORARO e l’Ingegnere
Luigi EPIFANI;
– La ditta SIRIO SrL di Franco, Francesco CARDONE e Tonio Francioso; tutti gli
operai, in particolare ,Carmine, Michele e Rocco;
– I fabbri che hanno ripristinato la Croce, la ditta di Donato TANZARELLA
– La ditta TINTINNABOLI di Squinzano (Le) che hanno curato smontaggio,
rimontaggio, manutenzione e ripristino delle funzioni delle campane;

– La ditta CAPUTO piattaforma di Castellana Grotte (Ba) per la discesa e la risalita
delle Campane;
– Grazie all’Arcivescovo per la disponibilità alla richiesta del contributo CEI, grazie al
contributo della diocesi. Il Grazie giunga tramite il Vicario Generale mons. Fabio
Ciollaro che rende presente questa sera l’Arcivescovo; grazie all’ufficio della Curia
per l’edilizia di culto, (ing. Giorgio de Marinis, d. Claudio Macchitella, d. Antonio de
Marco)
– Grazie alla collaborazione all’Ufficio comunicazioni della parrocchia nella persona
di Francesca Laporta con l’aiuto di Federico ed Ilaria, grazie a quanti con secchio
straccio e scopa rendono pulito, disinfettato l’ambiente, tutto è fatto nel silenzio e
nella discrezione. Sono in tanti, alcuni non fanno più parte della storia, altri
continuano ad operare; grazie a Radiostuni (Lillo e Andrea Zaccaria)
– Grazie al Prof Lorenzo Cirasino per la sensibilità, l’attenzione agli eventi, che accolti
li fa risonare con versi poetici in vernacolo che tra poco ascolteremo;
– Grazie al Sindaco avv. Guglielmo Cavallo, all’amministrazione ho fatto richiesta
d’illuminazione delle Campane;
– Grazie carico di emozione e di affetto lo nutro verso voi parrocchiani che avete
sostenuto, aiutato con contributo generoso, espresso con discrezione secondo lo
spirito evangelico “non sappia la tua destra ciò che fa tua la sinistra”. E’ stato il
contributo più sostanzioso che abbiamo raccolto. Grazie anche per quanto è stato
realizzato nella comunità parrocchiale nei quattro anni circa della mia presenza di
parroco tra voi.
– Grazie a tutti. Ci leghiamo, con speranza, attorno al segno del campanile e alla
voce delle campane. Tempo difficile, ma carico di tante attese. Il Signore sia luce di
speranza per l’oggi e in avvenire.
– Le campane suoneranno da questa sera e saranno invito agli eventi liturgici, al
vissuto umano del popolo di Dio e allo scorrere del tempo, marcato dall’orologio
(che suonerà dalle ore 7 del mattino fino alle 22 della sera). Vi annuncio, ancora,
che per settembre sicuramente avremo sul campanile la quarta campana. Grazie !
OSTUNI 27 giugno 2020

d. Giovanni Apollinare
parroco