Diocesi di Brindisi – Ostuni

Logo per il Giubileo 2025: la croce, ancora di speranza!

Uomini e donne dai quattro angoli della terra in rotta verso il futuro, con la Croce come riferimento che diventa un’ancora di speranza nelle onde agitate della vita. È in estrema sintesi la spiegazione del logo del Giubileo 2025, presentato martedì 28 giugno nella Sala Regia del Palazzo Apostolico dall’arcivescovo Rino Fisichella e dal vincitore del concorso internazionale, Giacomo Travisani. Nel suo saluto, il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin ha spiegato che parlare di “Pellegrini di Speranza”, come recita il motto dell’Anno Santo, «obbliga la Chiesa a fissare lo sguardo su questa virtù, fondamento stesso della vita cristiana insieme a fede e carità», che «ci richiama a essere responsabili costruttori di un mondo migliore».

Illustrando il logo Travisani ha spiegato di aver «immaginato gente di ogni “colore”, nazionalità e cultura, spingersi dai quattro angoli della Terra e muoversi in rotta verso il futuro, gli altri, il mondo, come vele di una grande nave comune, spiegate grazie al vento della Speranza che è la croce di Cristo e Cristo stesso. Per “personificare” la Speranza ho avuto subito chiara un’immagine: la Croce. Ho immaginato il Papa, Pietro di oggi, guidare il popolo di Dio verso la mèta comune, abbracciando la Croce, che diviene un’ancora, quale saldo riferimento per l’umanità; e noi, popolo, stringerci tra noi e a lui come fossimo stretti a quell’ancora anche noi evocando simbolicamente i pellegrini di ogni tempo» le parole di Travisani.

Fisichella si è soffermato sulla preparazione al Giubileo a partire dal prossimo anno. «Il 2023 – ha affermato l’arcivescovo – sarà dedicato alla rivisitazione dei temi fondamentali delle quattro Costituzioni conciliari perché la Chiesa possa respirare di nuovo del profondo e attuale insegnamento prodotto dal Vaticano II, di cui il prossimo 11 ottobre si celebrerà il 60° anniversario dell’apertura. Il 2024 sarà poi un anno dedicato alla preghiera in modo da creare un contesto favorevole al Giubileo. Questi due anni servono anche per rendere Roma una città che ancora una volta può mostrare il meglio di sé con la sua tradizione di accoglienza» ha aggiunto l’arcivescovo.

Al Concorso per il logo del Giubileo hanno partecipato studenti, studi grafici, istituti religiosi, professionisti e studiosi di arte che si sono dovuti confrontare con il tema del pellegrinaggio e della speranza. Sono giunte 294 proposte da 213 città e da 48 Paesi diversi. La fascia di età dei partecipanti è stata dai 6 agli 83 anni. La scelta finale è stata del Pontefice. «L’11 giugno, nel corso di un’udienza, ho sottoposto a Papa Francesco i tre progetti finali perché scegliesse quello che maggiormente lo colpiva – ha raccontato Fisichella -. La scelta non è stata facile neppure per lui. Dopo avere più volte osservato i progetti ed espresso il suo compiacimento, la scelta è caduta sulla proposta di Travisani». Dopo l’estate sarà anche disponibile il sito ufficiale del Giubileo con la relativa app. Il portale sarà in 10 lingue e conterrà, oltre alla Carta del Pellegrino, notizie, cenni storici, informazioni pratiche.

Alla presentazione del logo hanno partecipato anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, commissario per il Giubileo, e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. «Il logo è un messaggio di speranza, di fratellanza, di solidarietà che il Papa ha voluto dare a questo Giubileo – ha detto il sindaco -. Ci sprona ancora di più a lavorare con la massima energia, con grande spirito di squadra e collaborazione, per fare in modo che Roma sia capace di accogliere al meglio i milioni di pellegrini che arriveranno e di essere una città accogliente, efficiente e solidale». Gualtieri ha anche spiegato come siano stati presentati al ministro Garavaglia gli interventi di Caput Mundi che consentiranno di restaurare e valorizzare molti luoghi, anche in periferia. A breve è previsto un tavolo con il governo per varare opere specifiche per il Giubileo, nel quale rientrano anche viabilità e trasporti.

Da parte dell’ente regionale «massima attenzione alla sanità, all’accoglienza, alla promozione dei territori e delle altre mete religiose, alla logistica per far sì che tutto vada per il meglio – ha aggiunto Zingaretti -. Il logo esprime voglia di comunità, di una comunità non rassegnata, che cammina con la speranza della Croce». Soffermandosi sulla pulizia e sul decoro urbano, il presidente della Regione ha rimarcato che «da tempo si opera in tal senso e questa amministrazione sta lavorando bene».

30 giugno 2022